LE LINEE DDR

LE LINEE DDR

Le Linee della ex-DDR o, per meglio dire, della Germania Orientale

Mi è stato chiesto di scrivere un articolo su queste linee e la loro storia cosa che faccio più che volentieri come appassionata e ricercatrice, certamente non come esperta, e potendomi avvalere del supporto di chi ha avuto la possibilità di partecipare alla storia di queste linee sia in modo diretto, lavorandone i soggetti, che indirettamente attraverso conoscenze di persone cresciute in quell’area. A tal proposito una di esse, non più tardi di un mese fa dichiarò, su un pagina specializzata, che nessun soggetto di quelle linee potrebbe oggi superare la selezione di razza, né dal punto di vista morfologico né tantomeno dal punto di vista caratteriale!
Le informazioni ufficiali qui riportate sono state tratte dal testo di Werner Dalm, “Die Zucht des Deutschen Schäferhundes in der ehemaligen DDR” “L’allevamento del Pastore Tedesco nella ex DDR”, altre non ufficiali da studi privati pubblicati da amatori ed allevatori americani, in quali, ad onor del vero, non sono sempre così accurati pervenendo, per forza di cose, ad informazioni di seconda mano, altre ancora, come già accennato, provengono da esperienze personali di terzi.
Data l’ampiezza dell’argomento l’articolo si svilupperà in diversi capitoli:
1. Cenni Storici
2. La suddivisione in Linee e i Capostipiti
3. La Körung DDR
4. Cosa è rimasto in Europa

1. Cenni Storici
All’inizio erano tutti SV poi venne eretto un muro!!! E come per incanto al batter della mezzanotte dalla malta e dai mattoni….uhm!
Di certo non fu il muro a dare i natali a queste linee ma certamente le esigenze che ne seguirono portarono a definire e a produrre una certa “tipologia” di soggetti che sarebbe stata ottenuta attraverso un’attenta selezione di caratteristiche caratteriali e morfologiche. Va precisato che soggetti provenienti da queste aree geografiche, dotati di “determinate caratteristiche”, venivano già da tempo esportati oltre Oceano per adempiere a funzioni di servizio di tipo militare e di supporto alla gestione dell’ordine pubblico.
L’area geografica a cui ci riferiamo si estendeva su una superficie di oltre 100.000km2, poco meno di 1/3 del territorio italiano, e contava circa 16 milioni di abitanti nel 1958, con un’economia a prevalenza agricola, in un’area così vasta risulta più ragionevole ipotizzare la presenza di diverse tipologie di cani da pastore piuttosto che escluderla categoricamente. E’ certo che vi era in questa zona geografica una “prevalenza” di soggetti con specificità genetiche tali da renderli particolarmente adatti ad alcune mansioni e sicuramente quei soggetti saranno, in buona parte, presenti nei futuri “DDR” i quali però vennero forgiati attraverso una selezione che mirava alla creazione di un “tipo di cane” più che di una “linea di sangue”, un soggetto a funzionalità verticale fruibile da parte dell’uomo. Direi che “fruibile” è anch’essa una chiave importante di lettura della selezione nella ex-DDR, vedremo che furono individuate e mantenute in vita alcune linee non propriamente utilizzabili dal punto di vista funzionale, soprattutto per problemi di tipo caratteriale, che venivano esclusivamente impiegate per la costruzione del “Tipo” DDR, linee che venivano opportunamente diluite. In estrema sintesi direi, ma è un parere del tutto personale, che per creare il “tipo DDR” vennero usate le linee di cui c’era bisogno! Affronteremo più in là, in modo il più oggettivo possibile, pedigree pubblicati alla mano, che per convenzione, ma del resto non possiamo fare altrimenti, considereremo affidabili, il tema caro a molti: 100% DDR.
Importante è anche comprendere alcuni accadimenti nella storia della ex-DDR. La divisione del territorio in due aree geografiche distinte, in realtà la suddivisione fu in quattro aree ma noi qui semplificheremo, rese necessario rifondare tutte le strutture di governo, di amministrazione e di gestione incluse quelle che riguardavano la materia agricola e l’allevamento, venne così creato il BHV, una sorta di Ministero dell’Agricoltura sotto il quale confluirono anche gli allevamenti di bestiame.
Dal 1951 la SV non acconsentì più alla registrazione delle cucciolate di pastori tedeschi nate nella ex-DDR cosicché dopo alcuni tentativi di creare una qualche forma di condivisione e collaborazione con la casa madre SV, che rimase il riferimento a livello mondiale per il pastore tedesco, gli allevatori rimasti nella ex-DDR dovettero riorganizzarsi e fu così che tra il 1951 e i 1955 venne creata, sotto il ministero dell’Agricoltura (BHV) anche una società cinologica per il pastore tedesco di natura militare e che includerà tutte le attività, sia sportive che di allevamento, parallela a quella esistente nella Germania Ovest.
Facendo data dal 1952 tutti i soggetti nati nella ex-DDR sono stati censiti con affisso alfanumerico DDR + numero progressivo e tutti i soggetti già nati e appartenenti all’area geografica denominata DDR videro il loro numero di Zuchtbuch SV convertito in numero di Zuchtbuch DDR.
L’area temporale che va dal 1949 al 1989 risulta difficilmente esplorabile nella sua completezza anche per chi in quelle aree vi crebbe. Dalla lettura dei pedigree degli anni 60’ emergono delle curiose intrusioni di soggetti Ovest, così come anche negli anni 80’, quelli immediatamente precedenti alla caduta del muro, appaiono soggetti con doppie registrazioni in SV e in DDR, insomma è chiaro che defezioni ce ne furono, non che questo refresh di sangue sia per me scandaloso anzi, riterrei piuttosto una totale assenza di nuovo sangue, per un periodo di ormai 80 anni, alquanto deleteria.
Come già anticipato queste linee di sangue diverranno oggetto di uno studio approfondito che porterà ad identificare prima i cosiddetti capostipiti, da essi verranno quindi fatte derivare le diverse linee DDR con relative caratteristiche, in seguito verrà costruito un sistema parametrico di selezione che si articola intorno a 4 parametri verticali con 10 livelli di giudizio per parametro, più uno di bilanciamento che vedremo in seguito. Un lavoro enorme estremamente strutturato ed accurato che aveva come obiettivo la selezione di un soggetto sano e funzionale a specifiche attività: controllo, vigilanza di un territorio di dimensioni limitate, inseguimento/blocco/controllo dell’uomo, operatività sia con il conduttore che in autonomia, totale devozione al conduttore, alta affidabilità. Credo che già questo possa far comprendere come alcune caratteristiche quali diffidenza e mancanza di interesse per cibo e giochi fossero delle qualità ricercate e selezionate, dei pregi insomma che invece vengono considerati difetti o comunque caratteristiche non auspicabili nei soggetti che devono essere lavorati in ambiti in cui è richiesta la totale disponibilità sociale e l’interesse per il gioco.
Continua…

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