Sensibilizziamoci al pedigree
Quante volte ci sentiamo dire “il mio cane non ha pedigree ed è più bello di tanti cani con” oppure “il pedigree non lo voglio, tanto non devo fare le gare”? Partiamo dal presupposto che il pedigree non è un “certificato di nobiltà”, non rende “meno cane” o “meno bello” un animale che ne è sprovvisto. Un cane sprovvisto di pedigree, però, non può essere considerato “cane di razza pura”, neppure se è morfologicamente identico ai cani della razza a cui “vorrebbe” appartenere. Perché? Semplice, il pedigree è l’albero genealogico del cane, la sua carta d’identità: come si fa ad accertarne la provenienza se non si hanno documenti al riguardo? “Il padre era un pt puro con pedigree, la madre no ma era un pt” (o viceversa) sono le affermazioni più comuni, trattando la tematica, ma si torna sempre al problema esistenziale: come lo dimostri? Il DM n. 22383 del 03/06/2003, che regolamenta le figure di allevatore e proprietario, disciplina le iscrizioni al Registro degli allevatori e così via, sostiene che “è considerato cane di razza pura quel soggetto di genealogia conosciuta in possesso di un certificato che ne attesti l’identità”. È un decreto ministeriale, è legge. Il cane di razza pura deve avere la carta d’identità (ovvero il pedigree) per poter essere definito tale, così come un cittadino italiano deve avere la carta d’identità per essere definito tale.
CUCCIOLATE
Fare cucciolate non significa “prendere due cani belli e farli accoppiare”, assolutamente NO! I cani vanno accoppiati rigorosamente con il pedigree, secondo la legge, i così detti meticci, non sono ammessi alla riproduzione: Il D.Lgs 529/92 parla del concetto di “animale di razza pura” e stabilisce le regole per la sua commercializzazione, determinando una volta per tutte – e senza possibilità di equivoci – la definizione giuridica di “cane di razza” e VIETANDO, di fatto, la vendita di animali sprovvisti di certificato genealogico. Insomma, non solo il cane senza pedigree non può in alcun modo essere definito “di razza” ma non può neppure essere ceduto in cambio di denaro! Infatti, l’art. 5 del decreto stabilisce che “è consentita la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale e comunitaria, nonché dello sperma, degli ovuli e degli embrioni dei medesimi, esclusivamente con riferimento a soggetti iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici. Salvo che il fatto costituisca reato,
chiunque commercializza gli animali in violazione delle prescrizioni ivi contenute è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da L. 10.000.000 a L. 60.000.000” (essendo il decreto antecedente all’avvento dell’euro, le cifre sono ancora espresse in lire). Insomma, la commercializzazione è riservata esclusivamente agli animali accompagnati da pedigree! I “senza pedigree” non devono essere venduti e sicuramente non venduti come cani “di razza”: nell’art. 3 dello stesso decreto risulta, appunto, che non possono neppure essere ammessi alla riproduzione. Nonostante esista questa legge, non è da tutti conosciuta o per lo più delle volte viene ignorata perché “il mio cane è bello e faccio quello che voglio”. Molti proprietari di cani senza pedigree, nonostante tutto, fanno accoppiare i loro cani ma per allevare cosa? Cani di cui non si sa nulla e su cui non è stata fatta alcuna selezione né sanitaria (la più importante di tutte) né caratteriale? I cani non devono necessariamente essere tutti belli, ma sani ed equilibrati, questo sì! Accoppiare a casaccio non può dare alcuna garanzia in questo senso e, quindi, è molto meglio evitarlo. Il pedigree dovrebbe fungere da garanzia sulla selezione del cucciolo: attraverso di esso si può essere a conoscenza delle varie malattie ereditarie del cucciolo, si può tutelare l’eventuale accoppiamento tra consanguinei (che genera problemi GRAVI anche nel mondo animale, non solo in quello umano!). Tra tutto questo, si può essere a conoscenza dei vari gradi della famosissima displasia a cui il vostro cucciolo fa parte. ATTENZIONE! Il pedigree è sì una garanzia sul cucciolo ma non significa che un cane con pedigree non avrà mai displasie o altre malattie ereditarie, inoltre non tutti i cani con pedigree sono ammessi alla riproduzione. Volendo aprire una parentesi sul problema della displasia, essa va ben oltre dal “i genitori non ce l’hanno, allora il mio cucciolo non ce l’ha”, SBAGLIATO, nella genetica 2+2 non fa sempre 4! Se già da genitori esenti può nascere un cucciolo con displasia (entro i limiti dei gradi accettati ovviamente), a maggior ragione, se il cane (o entrambi i cani/genitori) non sono in possesso del pedigree, non si potrà mai conoscere la genealogia di essi e i rispettivi gradi passati, ma ricordiamo che la displasia può manifestarsi nel cucciolo anche dopo un “trauma” (cadute, impatti troppo violenti, eccessivi salti, eccessivo affaticamento del cucciolo), poiché patologia multifattoriale, cioè di carattere ereditario e ambientale.
COSTO DEL PEDIGREE
Non facciamoci prendere in giro da chi ci vende un cane a 200, 300, 500 € senza pedigree e ci dice che con pedigree il cane costa almeno il doppio! Il costo del pedigree è dato dalla somma del prezzo per la denuncia di Monta e Nascita (Modello A), che è unica, più il costo dell’iscrizione per ogni singolo cucciolo nel momento della presentazione della Denuncia di Cucciolata (Modello B).
Le tariffe sono: Mod A € 14,50 (unico per tutta la cucciolata, entro i 25 gg); Mod B € 21,00 a cucciolo (entro i 90 gg.). Oltre i tempi previsti ci sono delle maggiorazioni. Per ogni pratica c’è da aggiungere € 8,50 a titolo di diritto di segreteria, quindi il costo MASSIMO di un pedigree è di circa € 43,50, questo a meno che non si iscriva la cucciolata in ritardo: nel qual caso, però, non si vede perché la distrazione dell’allevatore dovrebbe essere pagata dal cliente. Il costo medio va dai 25 ai 35 euro.
Quindi, se per un pedigree viene richiesta una cifra “X” a parte, diversa da queste, state sicuri che il venditore è in malafede! Vi invitiamo, dunque, a diffidare da chi svolge la vendita in questo modo!
Detto ciò, non siate egoisti: se siete veramente amanti della razza, non sottovalutate il pedigree, non fate cucciolate a caso. Tutti vorrebbero avere una cucciolata dal proprio cane ma non sempre è possibile, quindi tutelate voi stessi ma, soprattutto, tutelate il vostro amico a 4 zampe!